FRAGRANZE

Òpera

AURUM IN AERE

Ispirata all’opera

La Porta del Paradiso.

Situata fronte Duomo di Firenze, nello spazio anticamente chiamato Paradiso, la porta presenta 58 rilievi in bronzo ed oro.

Questa fragranza si sprigiona sulle note intense e profonde di miele e tabacco. Chiude con legno di sandalo, ambra, patchouli.

È un abbraccio caldo, maestoso, corroborante. Profuma d’oro e di terre lontane.

 

VENTO DI VENERE

Ispirata all’opera

La Nascita di Venere.

La Dea giunge sull’isola di Cipro sospinta dal soffio di Zefiro, circondata dai flutti del mare e adornata da morbidi fiori primaverili, di sfondo uno splendido agrumeto.

Questa fragranza si sprigiona sulle note di fiori d’arancio, muschio, legni pregiati e gelsomino a richiamare i fiori presenti sul drappo di seta della Sacerdotessa Hora.

Una sinfonia floreale ricca e armoniosa, che si chiude con note muschiate e legnose.

 

ALCHIMIA DI AGRUMI

Ispirata al parco storico fiorentino Giardino di Boboli.

Rappresenta il più importante esempio di giardino all’italiana del mondo grazie alla sua impostazione architettonico-paesaggistica e ai monumenti che ospita all’interno.

La fragranza è dedicata alla parte della Limonaia di periodo settecentesco in stile rococò, che accoglie una collezione di circa cinquecento varietà di agrumi.

Si sprigiona sulle note di limone, vetiver, basilico, bergamotto.

È fresca, erbacea, con una sorprendente dolce chiusura floreale.

 

AURORA D’OLIBANO

Una fragranza ispirata all’ Annunciazione  di Leonardo da Vinci.

Maria è intesa da Leonardo come la nuova Venere, simbolo di bellezza eterna.

Il dipinto raffigura l’incontro tra le due dimensioni che si fondono creando un essere nuovo ed unico,

umanamente divino e divinamente umano.

Ad onorare questa allegoria è una fragranza mistica, a base di olibano, mirra e ambra.

 

ALLA PIÙ BELLA

La Candela si ispira al Giudizio di Paride di Alessandro Rosi. 

La mela più famosa nella mitologia è quella d’oro, altrimenti conosciuta come il Pomo della Discordia, rubata dalla Dea Eris dal Giardino delle Esperidi. La mela fu contesa tra Venere, Minerva e Giunone in cui fu Paride a dover scegliere chi fosse tra loro kallisti: la più bella. Paride favorì Venere, scatenando l’ira delle altre due.  

La fragranza ha note di mela, peonia e violetta.

Ceràmica

ELEMENTI FLOREUS

Le prime straordinarie opere in Ceramica di Montelupo risalgono al 1200 e il loro percorso cresce fino a raggiugere il periodo di massimo splendore nel 1400 durante il Rinascimento.

Montelupo ha l’attenzione delle più importanti famiglie italiane per la produzione di raffinate ceramiche.

La qualità dell’argilla presente in queste terre, unita alla ricchezza d’acqua presente,

danno vita a conoscenze alchemiche senza tempo.

Terra, fuoco, aria, acqua.

 

Nasce così la fragranza dedicata a questa alchimia, sprigionandosi su note maestose di rabarbaro con il suo contrasto dolceamaro, chiudendo con la generosità della mora.

Ha note verdi, fruttate, fresche, fiorite. I suoi contrasti lo rendono un profumo raffinato di grande fascino.

 

ALLEGORIA MINERALE

Il termine marmor (pl. marmora) era adottato nell’antichità romana per descrivere tutte le rocce suscettibili di lucidatura speculare.

Allegoria Minerale suggerisce l’austerità trionfale del marmo, la cui etimologia significa proprio “pietra splendente”, a ricordarci

di come la luce sia sempre l’elemento centrale di qualsiasi interpretazione.

Profumata a base di spezie, lavanda e cedro: è intensa, pungente, decisa, minerale.