Packaging candele

Cosa significa essere sostenibili per una realtà artigianale

Essere perfetti in termini di ecosostenibilità è una giusta ambizione a cui dobbiamo aspirare, ciò che conta è fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per rispettare il nostro pianeta e tutto il suo ecosistema.

Il primo passo per essere ecosostenibili è la consapevolezza.

Come fare per essere davvero ecosostenibili?

Si parte da qui, dal sapere cosa scegliamo, cosa compriamo, di cosa è fatto, se sarà facile smaltirlo qualora non serva più, e nella migliore delle soluzioni, come posso riutilizzarlo una volta finito il suo compito principale.

Nella mia filosofia di prodotto ho scelto di evitare il più possibile materiali inquinanti, nocivi o di difficile smaltimento.

Questo richiede una grande ricerca di materiali, materie prime e fornitori.

Tempo e ricerca sono le due facce dello stesso volto quando si porta avanti una scelta del genere.

La ceramica, il vetro, la porcellana: sono tutti materiali riutilizzabili all’infinito.

Per gli oggetti di antiquariato, incluse le tazzine, il discorso è ancora più ecosostenibile perché sono oggetti che sono stati prodotti anni fa, dunque già esistenti, e che non hanno quindi richiesto ulteriore energia per la loro produzione.

Cosa contiene la mia candela artistica perché è ecosostenibile?

Per la produzione delle mie candele artistiche ho scelto un processo che comprenda solo materiali naturali ed ecosostenibili: cera a base vegetale, stoppino, fiori, fragranze.

  • La cera che scelgo per le mie candele è a base vegetale, quindi a bassissimo impatto inquinante.

Una volta esaurita, sarà semplice rimuovere le tracce di cera rimasta con acqua calda e un goccio di sapone.

  • Lo stoppino è in cotone con base metallica: entrambi materiali che si possono smaltire.
  • Le fragranze sono tutte con certificazione di garanzia.
  • I fiori che uso per alcune decorazioni provengono da Madre Natura, e più biodegradabili di quelli è impossibile.

Cosa uso per l’imballaggio e il packaging delle mie candele firmate Federica Tessari?

Quando ho iniziato a intraprendere questo percorso, una delle maggiori difficoltà riscontrate è stata proprio la scelta dei materiali di confezionamento. Il packaging è infatti ad oggi un tema fondamentale, che deve comprendere ed abbracciare i seguenti aspetti:

Estetica

Protezione

Ecosostenibilità

Quindi è stata una ricerca lunga e non senza qualche fallimento iniziale.

Adesso ho trovato un giusto equilibrio inserendo all’interno della scatola tutti materiali di facile smaltimento come carta, trucioli di legno, cips di mais biodegradabili.

Il prossimo obbiettivo è quello di utilizzare anche il nastro adesivo in carta.

Dove posso smaltire una volta ricevuto l’ordine?

Mini Guida su come e dove poter smaltire i materiali

Cera: eventuali rimanenze possono essere rimosse con dell’acqua calda e una goccia di sapone. La cera vegetale è molto morbida rispetto alle cere a base di petrolio, può ad ogni modo essere utile aiutarsi altrimenti anche con un colpo di phon e carta assorbente per rimuoverla. In caso di cera senza fragranza potete gettarla nell’organico. Se la cera è invece profumata, va gettata nell’indifferenziato.

Stoppino: lo stoppino è composto dalla parte in cotone e da un fondo di metallo. La parte in cotone va separata dal fondo e gettata nell’indifferenziato. Non va nell’organico perché è impregnata di fragranza. Per quanto riguarda la parte in metallo si può sciacquare sotto l’acqua e gettarla poi nella sezione apposita e che varia da Comune a Comune.

Contenitore: sia esso in vetro, ceramica, porcellana, metallo non importa. Sono tutti materiali che possono essere destinati ad infiniti utilizzi. Le mie candele nascono anche con questa idea: sono oggetti che rimangono, che hanno vita eterna. Quindi sbizzarritevi con la fantasia! Usateli per decorare la vostra tavola, o per contenere dei bon bon, per mettere i vostri rossetti preferiti oppure come porta sali da bagno.

Materiale da imballaggio: solitamente ricevete la vostra candela protetta con truciolo di legno, cips di mais e carta. E’ molto semplice: la carta va nella carta, il truciolo di legno va nell’organico e le cips di mais sempre nell’organico, altrimenti sono biodegradabili e può essere divertente vederle scomparire sotto l’acqua. La carta comunque, che è assai preziosa, la potete riutilizzare per mettere in forma il vostro paio di scarpe preferito, oppure mettendola nelle vostre borse prima di riporle.

Non esiste la perfezione in termini di ecosostenibilità, come non esistono persone di serie a o di serie b quando ci si dedica a questa abitudine. Ha rilevanza la consapevolezza che mettiamo nelle nostre scelte quotidiane.

Che siano scelte verso prodotti artigianali, responsabili, che abbiano un’etica e una filosofia rivolta a questo modo di dedicarsi al nostro futuro.